Ultima modifica: 19 Marzo 2021

“A ricordar e a riveder le stelle”…

“A ricordar e a riveder le stelle” è lo slogan scelto per la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia. La Giornata, riconosciuta ufficialmente dallo Stato attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017, ricorre il 21 marzo, solo per quest’anno venerdì 19 marzo gli alunni delle classi terze della Scuola secondaria di 1° grado “G. Pascoli” del I.C. Preside Lucia Palazzo, diretto dal prof. Gaetano Dabbicco, hanno richiamato nel loro cuore (“A ricordar”) le storie e le testimonianze di coloro che hanno perso la vita a causa della mafia.
Per l’occasione, infatti, collegati tutti insieme nella piattaforma d’istituto hanno condiviso la lettura dei nomi delle vittime a partire dall’anno 2007 fino ai giorni nostri, un arco temporale pari a 14 anni, ovvero gli anni della loro giovane esistenza per renderli ancora più partecipi e testimoni di una memoria non troppo lontana, anzi a loro contemporanea.
Le classi 3A, 3B, 3C, 3D guidate dalle professoresse, A. Macchitelli, L. Mola, M. P. Urso e D. Vaniglia hanno ascoltato l’intervento della referente del Presidio di Libera per la nostra città, Daniela Trisolino, che ha raccontato la sua esperienza personale nell’associazione, ha illustrato le varie attività e si è soffermata, soprattutto, sul significato della parola “legalità”, fornendo ai ragazzi una testimonianza vera e attiva di impegno civile.
In seguito, dopo un attento lavoro di ricerca e studio, gli alunni hanno raccontato le storie di quattro vittime: Domenico Noviello, testimone di giustizia che aveva contribuito alla cattura di un boss, Vittorio Maglione, giovane ragazzo morto suicida per non voler diventare camorrista come il padre, Cocò Campolongo, bambino di tre anni trucidato insieme al nonno sorvegliato speciale e, infine, Daphne Caruana Galizia, giornalista investigativa e blogger maltese.
Ogni alunno ha realizzato una stella sulla quale è stato scritto il nome di una vita violentemente spezzata, perché i nomi, purtroppo tanti, possano essere quel puntino luminoso nel cielo che deve ricordare loro che il sacrificio di queste persone non è stato vano e che quella luce rappresenta la giustizia, l’onestà, la libertà, valori essenziali per la loro crescita e formazione.
Dall’inizio di questo anno scolastico, gli alunni della scuola secondaria di 1° grado “G. Pascoli” hanno avuto la possibilità di accorciare quelle “distanze” che inevitabilmente la pandemia ha creato, hanno utilizzato tutti quegli spazi virtuali non solo per le videolezioni durante la mattina, ma per organizzare incontri e progetti pomeridiani, attraverso i quali non hanno perso mai il contatto con i loro docenti e con tutta la loro comunità scolastica con la speranza di ritornare a “riveder le stelle”, di ritornare nelle nostre classi, nei nostri edifici.

La funzione strumentale
Prof.ssa M. Patrizia Urso